Per il nucleare ci vogliono più di dieci anni?

di Massimo Burbi

<<Per costruire una centrale nucleare ci vogliono più di dieci anni.>>

Quando sento questa obiezione, prima ancora di precisare che il tempo medio di costruzione di una centrale si aggira sui 7.5 anni [1] e che i programmi verso la neutralità climatica puntano al 2050 [2], la mia domanda è: qualcuno ha in programma di cambiare pianeta da qui a dieci anni? 

La popolarità di questo argomento dalle nostre parti è il sintomo di un paese che, parlando di energia, ha passato gli ultimi 30 anni a pensare a come sopravvivere ai prossimi 10 minuti, prendendo decisioni con un orizzonte temporale che raramente andava oltre il prossimo sondaggio, come se il mondo dovesse sempre finire tra un mese e non ci fosse mai tempo per pianificare una strategia a lungo termine, come se quello che accadrà tra 10 o 20 anni non ci riguardasse, con il risultato che i problemi tendono ad essere ignorati fino a quando non diventano emergenze e in un’emergenza puoi solo tappare i buchi con quello che hai sottomano al momento. Se hai programmato poco e male difficilmente avrai sottomano qualcosa di buono.

Che il nucleare andasse scartato perché “ci vogliono più di dieci anni” è una cosa che si sentiva dire anche dieci anni fa. Adesso i dieci anni sono passati e li abbiamo spesi dandoci pacche sulle spalle da soli, parlando di “sostenibilità” e di “transizione verde” mentre i numeri ci restituivano ogni giorno la realtà di un paese con emissioni pro-capite del settore elettrico tra le peggiori d’Europa [3].

Per sentirci tutti migliori, lo scorso febbraio abbiamo anche messo la tutela dell’ambiente in Costituzione [4], in particolare nell’art.9, che oggi recita “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica […] Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”, un passaggio che il mondo politico ha definito “storico”.

Fonte [4]

Meno di due mesi dopo essere “passati alla storia” per la nostra attenzione all’ambiente, ci troviamo nel mezzo di una crisi che ha messo a nudo, anche per chi faceva finta di non vederla, la nostra dipendenza dai combustibili fossili [5] e in cui il meglio che riusciamo a fare per parare il colpo è pensare di riavviare qualche centrale a carbone [6], ovvero sostituire il gas con l’unica fonte energetica per la produzione di energia elettrica ancora più “sporca” del gas: ogni kWh prodotto con il gas emette mediamente in atmosfera 490 grammi di CO2 equivalente, con il carbone questo numero sale a 820 grammi [7]. Le “future generazioni” di cui parla la nostra Costituzione probabilmente avrebbero qualcosa da ridire, ma sfortunatamente non votano alle prossime elezioni, quindi è improbabile che qualcuno ne tenga conto.

Fonte [6]

Nei 10-15 anni in cui noi programmavamo così male da dover oggi pensare di rimettere in pista il carbone, in Finlandia si costruiva il reattore nucleare di Olkiluoto 3, che, dopo molti ritardi, è stato connesso alla rete elettrica pochi giorni fa e sarà pienamente operativo da luglio, fornendo, da solo, il 14% dell’attuale fabbisogno di energia elettrica dei finlandesi [8] per i prossimi 60 anni [9], permettendo alla Finlandia di ridurre ulteriormente la sua dipendenza dai combustibili fossili, sostituendoli con una fonte energetica che per ogni kWh prodotto emette in atmosfera, in media, appena 12 grammi di CO2 equivalente, ovvero gli stessi dell’eolico, tre volte meno del geotermico, quattro volte meno del fotovoltaico, quaranta volte meno del gas e settanta volte meno del carbone (vedi tabella sotto [10]). Così si fanno gli interessi delle “future generazioni”.

Emissioni in grammi di CO2 equivalente per intero ciclo di vita di varie fonti energetiche per la produzione di energia elettrica. Fonte [7]

Come bonus, pochi giorni fa l’ex Primo Ministro finlandese Alexander Stubb è potuto andare alla TV tedesca e dire che “Sul blocco dell’importazione di gas e petrolio dalla Russia dobbiamo stare dalla parte giusta della storia […] noi abbiamo costruito il nostro mix energetico in modo da essere certi di non dipendere dalla Russia, ecco perché abbiamo il nucleare, ecco perché non abbiamo mai fatto qualcosa come l’Energiewende” [11]  ovvero il programma di chiusura dei reattori nucleari tedeschi che rende oggi la Germania dipendente dal gas russo più o meno quanto lo siamo noi, con il risultato che nell’Europa che parla di sanzioni, ci sono stati che mandano quasi un miliardo di dollari al giorno [12] nelle casse di un regime che li usa per finanziare un’invasione in cui si radono al suolo città prendendo di mira i civili [13], si bombardano gli ospedali [14][15] e si costringono milioni di persone a scappare senza sapere dove andare, dopo aver perso praticamente tutto [16]. Questa è un’altra cosa per cui le “future generazioni”, non solo quelle ucraine, saranno probabilmente più grate ai finlandesi che a noi.

Se oggi siamo messi così è perché negli ultimi dieci anni non abbiamo fatto niente per evitarlo. Cosa stiamo facendo per non essere messi altrettanto male tra altri dieci anni?

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[1] https://www.statista.com/statistics/712841/median-construction-time-for-reactors-since-1981/

https://inis.iaea.org/collection/NCLCollectionStore/_Public/42/105/42105221.pdf

[2] https://ec.europa.eu/clima/eu-action/climate-strategies-targets/2050-long-term-strategy_en?fbclid=IwAR2Cm5mT38xm1DHSawDJqEA4G_SMIuv9Zxj5yVkQQZHS9YTBq0L5Alt4YFA

[3] https://app.electricitymap.org/map

[4] https://www.ilsole24ore.com/art/la-tutela-dell-ambiente-entra-costituzione-AEHUOsCB?refresh_ce=1

[5] https://www.servizioelettriconazionale.it/content/dam/sen/mix-di-combustibili.pdf

[6] https://www.rainews.it/tgr/fvg/video/2022/03/fvg-riattivata-centrale-a-carbone-monfalcone-crisi-energetica-caro-energia-53035d92-9468-40af-b5ab-d53db9266cd0.html?fbclid=IwAR0mQkjnaog5YNsY4y7DsGFpStaWVZz8XwPpnH5KmwgwOJo8Z6M0Z5sJUD8

[7][10] https://www.ipcc.ch/site/assets/uploads/2018/02/ipcc_wg3_ar5_annex-iii.pdf?fbclid=IwAR2WMX-nz0aINzEWwx1ioujcolYJZVCpBHQlDpzksUK1D2TqaYfxudq1ZLE#page=7 (Pagina 1335 – Valori medi di emissioni per intero ciclo di vita)

[8] https://www.world-nuclear-news.org/Articles/Finnish-EPR-starts-supplying-electricity

[9] https://www.stuk.fi/documents/88234/148256/Tarkastusraportti+43-G42242-2016+OL3+FSAR+Review+Report.pdf/d139dc56-3e34-2da8-3f92-7124da2e0094?t=1567588366284

[11] https://youtu.be/JePpvYwuk3Q?t=301

[12] https://www.politico.eu/article/eu-leaders-wont-tell-europe-ukraine-russia-war-energy-saving/ (la cifra include l’acquisto di gas e petrolio).

[13] https://www.ohchr.org/en/news/2022/03/ukraine-civilian-casualty-update-29-march-2022

[14] https://www.bbc.com/news/health-60866669

[15] https://extranet.who.int/ssa/Index.aspx[16] https://www.unhcr.org/news/press/2022/3/6245d8574/un-high-commissioner-refugees-calls-immediate-end-ukraine-war-uprooted.html

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