L’incidente di Chernobyl del 1986 fu una delle pagine più nere dell’industria nucleare, in particolar modo perché a differenza dell’incidente di Fukushima non fu un disastro naturale a causarlo, ma fu tutta colpa dell’uomo.
Le principali cause che portarono alla generazione della catastrofe sono essenzialmente due: un reattore intrinsecamente “delicato” e un esperimento pericoloso, specie nelle condizioni in cui era il reattore al momento del test.
Il reattore presente a Chernobyl era di tipo RBMK. I motivi del perché questo reattore è considerato delicato sono: la natura intrinseca di questo particolare tipo di reattore in cui a seguito di un aumento della temperatura è presente un aumento della potenza generata, ed inoltre il materiale presente come puntale delle barre di controllo fatto di grafite, soluzione completamente abbandonata in seguito a Chernobyl.
Le barre di controllo hanno, come suggerisce il nome, il ruolo di ridurre la potenza generata o “spegnere” la reazione di fissione. Le barre generalmente sono costituite da un materiale in grado, per cui, di assorbire i neutroni, facendo diminuire conseguentemente il numero di fissioni che essi genererebbero. Il materiale comunemente utilizzato a questo scopo è il Boro.
La grafite invece ha il ruolo complementare al Boro: accelera la reazione e la potenza prodotta.
Ad un certo punto le barre di controllo nel reattore di Chernobyl furono completamente estratte e nel momento in cui furono inserite per diminuire le reazioni di fissioni, la prima parte ad entrare non fu il materiale in grado di assorbire i neutroni, ma la grafite che accelerò conseguentemente la reazione.
L’aumento della reattività repentino portò alla vaporizzazione dell’acqua presente nel nocciolo e alla rottura dei canali in cui erano allocate le barre di controllo. Le barre rimasero bloccate; il successivo aumento di pressione dell’acqua dovuto all’incredibile aumento di temperatura del nocciolo del reattore portò ad un’esplosione che scoperchiò il reattore. Il contatto con l’aria della grafite rovente provocò il rogo del reattore.
Capìta grossolanamente la dinamica dell’incidente, è giusto parlare degli effetti a lungo termine. L’Unscear, ovvero il comitato scientifico delle nazioni unite sull’effetto delle radiazioni, ha stilato rapporti molto dettagliati che stimano le morti da esposizione alle radiazioni dell’incidente sia a lungo termine sulla popolazione sia a breve termine sui lavoratori della centrale. Le stime concludono che a seguito di questo incidente le morti complessive, sia da sindrome acuta da radiazioni sia in seguito a insorgenza di cancro alla tiroide e leucemia, sono dell’ordine di qualche centinaio.
La regione evacuata intorno a Chernobyl ha visto un grosso aumento della fauna selvatica fungendo defacto da riserva naturale.
I livelli di radioattività (risalenti al 2009) misurati inoltre sono decisamente moderati considerando la gravità dell’incidente, arrivando a elevati valori di dose efficace ( quantità di radiazione assorbita da un tessuto in grado di provocare danni) solo in vicinanza degli equipaggiamenti usati per la pulizia del sito e nei magazzini contenenti gli indumenti dei pompieri. La contaminazione del resto della città oscilla tra 0.3 e 11.6 microSv/h. ( Per paragone la dose efficace a Milano nell’ultima settimana si attesta a 0.15microSV/h.)
FAQ:
- E’ possibile che un incidente simile a quello di Chernobyl possa ripetersi? No, la tecnologia dei reattori RBMK è stata abbandonata, e i reattori dello stesso tipo ancora funzionanti sono stati migliorati, per eliminare le pericolosità intrinseche.
- Come mai è presente un sarcofago sopra il reattore? Il sarcofago è presente per proteggere l’ambiente da eventuale contaminazione prodotta dal nucleo del reattore e per proteggere lo stesso dai fenomeni atmosferici
- Cosa si può visitare? Quasi tutta la zona, è prevista solamente una distanza di sicurezza dal sarcofago pari a 300 metri in cui non è possibile accedere.
- Cosa provoca la combustione della grafite ? La grafite è radioattiva? La grafite bruciando libera anidride carbonica che va a disperdersi nell’ambiente, se la grafite è contaminata da carbonio 14 questo a sua volta andrà a formare anidride carbonica radioattiva. La grafite in genere quando permane per lunghi periodi in un reattore nucleare, diventa in parte radioattiva.
RIFERIMENTI
https://www.businessinsider.com/chernobyl-exclusion-zone-animal-refuge-2019-5?IR=T
https://remap.jrc.ec.europa.eu/
https://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_RBMK#/media/File:RBMK_it.svg