Come possiamo definire il rischio? Il rischio associato ad una determinata azione è la potenzialità, da parte dell’azione stessa, di causare conseguenze negative indesiderate (danni). Già dalla definizione si possono distinguere le due componenti fondamentali del rischio, utili se l’obiettivo è valutarne l’entità: la prima è la probabilità che l’evento indesiderato si verifichi, la seconda è la gravità (importanza) dell’evento negativo considerato. È evidente come a conseguenze peggiori sia associato un maggior rischio (scommettere 100 euro alla roulette invece che 10), così come a probabilità più alte che l’evento indesiderato si manifesti (è più rischioso scommettere su un singolo numero piuttosto che sul nero o sul rosso).


Entrambi i fattori sono di fondamentale importanza per una valutazione ragionata del rischio e dovrebbero sempre essere considerati insieme, ma purtroppo non sempre questo accade: la percezione personale del rischio, infatti, tende spesso a dare un peso troppo elevato alla componente delle conseguenze, senza bilanciarla con la componente probabilistica. La causa può ricercarsi, almeno in parte, nel forte effetto emotivo che le conseguenze più gravi generano: basti pensare al confronto tra un incidente aereo (con conseguenze molto gravi, ma poco probabile) ed uno automobilistico (molto più probabile, ma con conseguenze meno gravi). Questo è un classico caso in cui la forte differenza di probabilità bilancia ampiamente la differenza di gravità, rendendo l’aereo molto più sicuro dell’automobile come mezzo di trasporto. Eppure nessuno ha paura di andare in auto, non essendo cosciente del rischio, mentre molti hanno paura dell’aereo. In questo caso entra in gioco anche un’altra variabile psicologica, in quanto un rischio è percepito come inferiore se abbiamo il controllo della situazione.
Come l’esempio mostra, i fattori psicologici possono agire potentemente sulla nostra percezione distorta del rischio: per questo motivo, è di fondamentale importanza non parlare mai di rischio in termini assoluti ma confrontarlo sempre con situazioni note. Sarà così chiaro quanto la personale percezione del rischio sia falsata e si potrà mettere tutto nella giusta prospettiva.
FAQ: Rischi in prospettiva: cos’è più pericoloso tra vivere in una grande città e aver lavorato come liquidatore dell’incidente di Chernobyl?
Le radiazioni ionizzanti a cui sono stati sottoposti i liquidatori, sebbene consistenti, portano comunque ad un rischio inferiore a quello dovuto all’inquinamento di una grande città come Milano. Eppure loro hanno una medaglia al valore e tu no.
