di Massimo Burbi
<<L’acqua contaminata che verrà rilasciata in mare dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi […] contiene una sostanza radioattiva che ha il potenziale di danneggiare il DNA umano.>>
Citazione da uno dei tanti articoli di questi mesi, che prosegue aggiungendo che la “sostanza” ha “un’emivita di 5370 anni” (che in realtà sono 5730, ma lasciamo stare), quindi in pratica contaminerà l’oceano per sempre.
La “sostanza” in questione è il Carbonio 14 (da qui in poi C14).
Partiamo dall’inizio: è vero, e lo dichiara la stessa TEPCO (società che gestisce la centrale), che in quell’acqua trattata è presente del C14, il punto è: quanto?
Le analisi parlano di 17.6 Bq/l (Becquerel al litro, cioè decadimenti al secondo in ogni litro) [1], come facciamo a capire se è tanto o poco?
Cominciamo col dire che nel corpo di una persona di 70 kg c’è abbastanza C14 da causare circa 3000 decadimenti radioattivi al secondo (3000 Bq) [2]. Il corpo umano ha circa la stessa densità dell’acqua, quindi una persona di 70 Kg ha un volume di circa 70 litri. Vuol dire che nel corpo umano ci sono circa 3000 decadimenti al secondo di C14 su un volume di 70 litri, fanno più o meno 42 decadimenti al secondo al litro, due volte e mezzo i 17.6 che avvengono su ogni litro dell’acqua trattata dei serbatoi di Fukushima, e questo prima che venga diluita. Se ci fa paura il C14 che sta in quell’acqua dobbiamo iniziare a progettare un modo per scappare dal nostro corpo.
Il post potrebbe finire qui, ma aggiungiamoci che il C14 è già presente anche nell’oceano e causa oltre 3 miliardi di miliardi di decadimenti radioattivi al secondo (un 3 seguito da 18 zeri) nel solo Oceano Pacifico [3], mentre per l’acqua trattata dei serbatoi si parla di 17.6 Bq/l su un volume totale di circa 1.2 miliardi di litri, quindi qualcosa intorno ai 20 miliardi di decadimenti al secondo, vuol dire che l’acqua di quei serbatoi aggiungerà circa un decadimento di C14 ogni 150 milioni che già avvengono nel Pacifico.

Ma non è tutto, perché il numero di decadimenti è solo una faccia della medaglia, bisogna anche considerare quanta energia è associata a ciascun decadimento.
Il C14 ha un decadimento beta con un’energia massima di 156 keV [4]. È tanto? È poco?
Come termine di paragone prendiamo il Potassio 40 (da qui in poi K40), presente nell’oceano in quantità tale da causare duemila volte più decadimenti del C14 [5]. Nell’89% dei casi il K40 emette una particella beta con un’energia massima di 1311 keV, e circa una volta ogni nove decadimenti emette un raggio gamma da 1461 keV [6].
Mettiamo tutto in fila: Il C14 dell’acqua di Fukushima è circa 150 milioni di volte meno del C14 che è già presente nell’Oceano Pacifico, che a sua volta produce circa 2000 volte meno decadimenti radioattivi rispetto al K40 già presente nello stesso oceano, che per giunta ha un’emissione beta circa 10 volte più energetica, oltre ad averne anche una gamma, molto più penetrante.
E se i 5730 anni di emivita del C14 ci sembrano un’eternità, che dire degli oltre 1.25 miliardi di anni che servono al K40 per dimezzarsi [7]?
Possiamo datare i reperti archeologici, come i resti di esseri viventi, grazie al C14 proprio perché è presente ovunque, fuori e dentro di noi, come spiegato magistralmente nelle tre vignette a destra nell’immagine.

Per fiutare che questa, più che una notizia, era un tentativo riuscito male di sceneggiatura di film, sarebbe bastato aver letto quella pagina di Topolino, ma siamo pur sempre il paese di Stamina, e quello dove le istituzioni decidono di avviare la sperimentazione di un farmaco [8] perché un tizio fa un video col telefono da una piazza di Tokyo per dire che ci stanno “nascondendo la verità” [9], e anche quello in cui il Senato decide, con un solo voto contrario, di destinare fondi pubblici a pratiche agricole fondate sulla stregoneria [10], quindi ovviamente se la sono bevuta in molti (la “notizia”, non l’acqua di Fukushima).
Visto lo stato pietoso dell’informazione scientifica in questo paese, forse è arrivato il momento di proporre l’insegnamento di Topolino nelle scuole.
BIBLIOGRAFIA
[1] https://www4.tepco.co.jp/en/decommission/progress/watertreatment/images/201224.pdf
[2] https://hps.org/publicinformation/ate/faqs/faqradbods.html
[3][5] (slide n.11) https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q&esrc=s&source=web&cd&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiAmKmY4f3vAhUQ76QKHZNBBvs4ChAWMAJ6BAgCEAM&url=https%3A%2F%2Fgnssn.iaea.org%2FCSN%2FTRAINING%2520PACKAGES%2FBasic%2520Training%2520Course%2520on%2520Radiation%2520Protection%2520and%2520Safety%2FDay%25203%2FLecture%25207%2520-%2520Natural%2520Radiation1_Terrestrial%2520Nuclides.pptx&usg=AOvVaw2bTH8TAZyzRm0ekWT0SvbB&fbclid=IwAR2nb5L_Xpz4z1c2SLDz-40ufvnxyJohRGjcGxcQesLs-1eBy2hGBySR59E
[4] http://nucleardata.nuclear.lu.se/toi/nuclide.asp?iZA=60014
[6][7] http://nucleardata.nuclear.lu.se/toi/nuclide.asp?iZA=190040
[8] https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/20_marzo_22/coronavirus-romano-tokyo-qui-l-antinfluenzale-casi-lievi-cdd3a6c4-6bcd-11ea-8bdc-8d7efa0d8720.shtml
[9] https://www.nextquotidiano.it/avigan-cura-coronavirus-giappone-come-stanno-le-cose/
[10] https://www.ilfoglio.it/scienza/2021/05/21/news/il-senato-a-favore-del-cornoletame-povera-scienza-e-poveri-noi-2423979/?fbclid=IwAR1KVabDtoEVa0g_fq9_RtfekjIIBoU-xl309-t139mcwIRIqEmUFgl8VXs
P.S. C’è chi sostiene che nell’acqua di quei serbatoi potrebbero esserci fino a 63.6 GBq di C14 [11], invece che 20 GBq. In quel caso si tratterebbe di circa una parte su 50 milioni del C14 già presente nel Pacifico.
[11] https://edition.cnn.com/2020/10/24/asia/japan-fukushima-waste-ocean-intl-scli/index.html
Fonte: IAEA https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiAmKmY4f3vAhUQ76QKHZNBBvs4ChAWMAJ6BAgCEAM&url=https%3A%2F%2Fgnssn.iaea.org%2FCSN%2FTRAINING%2520PACKAGES%2FBasic%2520Training%2520Course%2520on%2520Radiation%2520Protection%2520and%2520Safety%2FDay%25203%2FLecture%25207%2520-%2520Natural%2520Radiation1_Terrestrial%2520Nuclides.pptx&usg=AOvVaw2bTH8TAZyzRm0ekWT0SvbB
http://www.touch400.com/wp-content/uploads/2013/06/kilo.pdf