Nucleare e Ragione in visita alla centrale di Krško

La prima volta non si scorda mai: correva l’anno 2015.
In quasi un decennio ci abbiamo portato tantissime persone: come dimenticare la visita in occasione dei Nuclear Days 2019?
Negli anni ne abbiamo parlato tanto, soprattutto per le preoccupazioni sulla sua sicurezza.
Finalmente, nel 2024, il tanto atteso ritorno!

di Edoardo Ventafridda

Il 18 settembre 2024, il Comitato Nucleare e Ragione ha potuto regalare ai suoi soci un’esperienza indimenticabile: una visita alla centrale nucleare di Krško, in Slovenia, un impianto di grande rilevanza per la produzione di energia nel paese e per l’intera regione. Questa visita ha offerto l’opportunità di esplorare la storia, le specifiche tecniche e le strutture della centrale, nuovamente evidenziando il ruolo fondamentale dell’energia nucleare nella transizione energetica sostenibile.

Ma prima, un po’ di storia.

La centrale nucleare di Krško è stata inaugurata nel 1983 e rappresenta l’unico impianto nucleare della Slovenia. Progettata con tecnologia americana Westinghouse, la centrale ha una potenza di circa 700MWe e inizialmente era destinata a funzionare per 40 anni. Tuttavia, nel 2021, il governo sloveno ha deciso di prolungarne la vita operativa fino al 2043, in linea con la strategia nazionale di decarbonizzazione che considera il nucleare come una fonte energetica strategica per il futuro economico e industriale del paese.

L’impianto è dotato di sistemi avanzati per garantire la sicurezza e l’efficienza operativa. Recentemente, sono stati implementati miglioramenti significativi per aumentare la resilienza della centrale a eventi naturali estremi. Questi aggiornamenti includono la costruzione di un edificio bunkerato rinforzato e sistemi ausiliari per la gestione del calore e dell’energia in situazioni di emergenza, oltre che avanzamenti tecnologici per far fronte a siccità o inondazioni inaspettate. È inoltre importante sottolineare che la centrale è progettata per rispettare i più elevati standard di sicurezza sismici, un aspetto da molti dimenticato.

Comincia il tour!

La visita è iniziata con una sessione di briefing condotta da esperti del settore, i quali hanno fornito informazioni dettagliate sulla storia dell’impianto e sulle sue specifiche tecniche. Questo incontro ci ha permesso di comprendere meglio le sfide e le opportunità associate all’impianto NEK (Nuklearna elektrarna Krško), nonché gli sforzi compiuti per garantire un funzionamento sicuro e sostenibile della centrale sul lungo termine.

Successivamente, abbiamo avuto l’opportunità di osservare gli edifici esterni della centrale. Questa parte della visita ha permesso di apprezzare l’architettura dell’impianto e le misure di sicurezza implementate nel design degli edifici. Gli esperti hanno illustrato come ogni struttura sia stata progettata non solo per l’efficienza operativa ma anche per resistere a eventi sismici e altre potenziali minacce di qualsiasi genere. La visita è continuata nella sala turbine, luogo davvero emozionante. Vedere (e sentire!) delle turbine così gigantesche in azione è stato veramente elettrizzante. Personalmente, sono rimasto colpito dall’incredibile pulizia degli spazi e delle tubazioni, ognuna delle quali presenta delle specifiche targhette identificative per una più efficiente gestione in caso di guasto o manutenzione ordinaria.

Infine, ci è stato offerto un rapido sguardo alla control room, dove tutto è gestito e controllato ininterrottamente dal 1983 da operatori certificati. La sensazione era la stessa di quando da piccoli si viene invitati dagli assistenti di volo nella cabina di pilotaggio di un volo di linea, solo con molti più pulsanti da guardare. Sicuramente il momento più atteso di tutta la visita.

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La visita alla centrale ci ha offerto un’importante opportunità per comprendere meglio il ruolo cruciale del nucleare nella strategia energetica slovena. Con investimenti continui nella sicurezza e nell’innovazione tecnologica, Krško si posiziona come un attore chiave nella transizione verso fonti energetiche più pulite e sostenibili. L’energia nucleare non solo fornisce una fonte stabile di elettricità ma contribuisce anche a ridurre le emissioni di carbonio, rendendola una componente essenziale nel mix energetico del futuro. Sarà interessante seguire gli sviluppi dei nuovi progetti nucleari del Paese. Nel momento in cui questo articolo viene scritto, al Parlamento sloveno si discute dell’estensione dell’impianto (la/e nuova/e unità si chiamerà JEK2).

Una opinione su "Nucleare e Ragione in visita alla centrale di Krško"

  1. Per motivi personali vado spesso in Slovenia, un poco più a est di Novo Mesto. Ho amici di Krsko e talvolta mi capita di visitare la cittadina. Passo vicino alla centrale nucleare. E’ lì, la vedi, ma non crea problemi di isterismo alla gente e neppure al fiume. Anzi hanno anche una centrale idroelettrica poco sopra la città di Krsko dove sbarrano la Sava facendole fare un piccolo salto che sfruttano per alimentare le turbine.

    La Slovenia ha allo studio una seconda centrale nucleare. Tra i finanziatori ci sarebbero industriali del friuli che in cambio avrebbero corrente a prezzi calmierati importata dalla Slovenia. Non so come la metterebbero con l’ente italiano e se possono andare a comperarsi la corrente dove gli pare. Però finanzierebbero anche loro. Una quota della corrente prodotta verrebbe destinata all’Italia e una quota alla Slovenia.

    Sarebbe l’ennesima cretineria. Una centrale nucleare che verrebbe fatta proprio vicina al confine italiano per ridurre i costi di trasporto della corrente verso l’Italia, mentre noi non possiamo farle perchè Legambiente non vuole. Siamo alla follia.

    Piuttosto facciamola noi in Friuli, diamo corrente a prezzi calmierati alla industria del triveneto e vendiamo la corrente in eccesso alla Slovenia se le serve.

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