La comunicazione della scienza è particolarmente importante in quegli ambiti, come l’energia, dove la scienza entra concretamente nella vita delle persone e quindi, nelle decisioni pubbliche.
Per questo abbiamo invitato un’esperta di comunicazione scientifica, la dott.ssa Giuliana Galati, a tenere un seminario sul tema.
L’evento si è svolto il 5 aprile all’università La Sapienza di Roma, è stato organizzato in collaborazione con l’associazione studentesca SASA (Sapienza Aerospace Student Association) ed è stato introdotto dal preside della facoltà di Ingegneria Civile e Industriale, il prof. Casciola.
I temi trattati sono stati: le motivazioni per fare divulgazione scientifica, il rapporto tra scienziati, cittadini e istituzioni e le principali tecniche di comunicazione scientifica.
La relatrice è riuscita a coinvolgere i partecipanti condividendo la sua esperienza da divulgatrice (Superquark+, Scientificast, CICAP) e alternando le spiegazioni con giochi/esercizi in cui la platea veniva coinvolta attivamente.
Ringraziamo la dott.ssa Galati e il prof. Casciola per aver reso possibile questo evento e l’associazione SASA per aver collaborato con noi.











Il nocciolo del problema della “comunicazione scientifica” è che i media fanno passare per “scientifica” molta comunicazione emozionale-fideistica.
Cioè i media mentono, come sempre ha fatto nella storia la classe sacerdotale, cioè coloro che avevano gli strumenti per la comunicazione di massa. Questo è il problema che blocca l’energia nucleare.