di Matteo Frosini
Pubblichiamo questo approfondimento su un tema spesso trascurato, ma che diventerà
rilevante nel momento in cui si renderà necessaria la movimentazione dei rifiuti nucleari – al momento stoccati in depositi temporanei dislocati sul territorio italiano o all’estero – per il loro conferimento nel Deposito Nazionale.
Cosa si intende con trasporto?
Con il termine trasporto si intende il trasferimento di merci tramite uno o più mezzi appositamente predisposti. I principali attori impegnati in un trasporto sono:
- Lo speditore, ovvero colui che presenta la merce al trasporto;
- Il vettore, ovvero colui che effettua fisicamente il trasferimento con mezzi propri o altrui (e che può coincidere con lo speditore);
- Il destinatario, ovvero colui che riceve la merce.
La merce deve essere accompagnata da un documento di trasporto (DDT) dove sono riportate tutte le specifiche riguardanti il materiale oggetto del trasporto. La predisposizione del DDT è a carico dello speditore.
Il regolamento ADR
Il regolamento ADR (dal francese Accord européen relatif au transport International des merchandises Dangereuses par Route) è l’accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada entrato in vigore nel 1968. Da allora sempre più Paesi non europei hanno deciso di adottarlo, tanto che dal 2021 ha perso l’aggettivo “europeo”. Ogni Paese firmatario, compresa l’Italia, ne recepisce e attua le disposizioni. Il codice della strada a sua volta definisce le sanzioni alle violazioni, che sono quasi sempre a carico esclusivo del vettore, a meno di corresponsabilità dello speditore. Tra le merci pericolose menzionate nel regolamento ADR vi sono:
- Gas tossici;
- Esplosivi e articoli pirotecnici;
- Rifiuti pericolosi;
- Materie radioattive.
In particolare la classificazione del regolamento identifica nella Classe 7 il trasporto di materiali radioattivi.

Ogni volta che si effettua un trasporto di materiale radioattivo o dispositivo che contenga materiale radioattivo, è necessario osservare le disposizioni del regolamento ADR. Per quantità di radioattività trasportata superiore a specifici livelli riportati nelle tabelle ADR, il regolamento deve essere sempre applicato. Esistono casi di esenzione, come ad esempio il trasporto di materie radioattive impiantate in persone o animali per diagnosi/terapia o la movimentazione di materie radioattive all’interno di stabilimenti (e quindi non su suolo pubblico).
Definizione del materiale radioattivo trasportato
Prima di effettuare un trasporto di materiale radioattivo è necessario conoscere il tipo di elemento/i radioattivi/i (radionuclidi) e la quantità totale di radioattività oggetto del trasporto. Oltre a questo è importante conoscere la forma fisica del materiale, distinguibile in forma speciale (ovvero quando il materiale radioattivo è saldamente incorporato all’interno di matrice solida con elevato grado di resistenza) e forma non speciale (come ad esempio i radiofarmaci prodotti in matrici liquide). In seguito si deve assegnare alla merce un “nome” codificato valido per il trasporto, accompagnato anche da un numero di 4 cifre e dal prefisso UN come ad esempio:
- UN 2908 – Materiali radioattivi, Colli esenti – Imballaggi vuoti
- UN 2909 – Materiali radioattivi, Colli esenti – Articoli fabbricati con Uranio Naturale o Uranio Impoverito o Torio Naturale
- UN 2911 – Materiali radioattivi, Colli esenti – Strumenti o Articoli
- UN 2919 – Materiali radioattivi, trasportati in Accordo Speciale, non fissili o fissili esenti
Scelta dell’imballaggio
Con imballaggio si intende uno strumento utile alla conservazione di una merce per facilitarne così il trasporto. Il collo definisce una distinta unità di imballaggio di uno o più materiali. Nel caso di trasporto di materiale radioattivo, la tipologia di imballaggio e il suo grado di resistenza dipendono dalla quantità di radioattività trasportata. Tra gli imballaggi più comuni vi sono:
- Colli esenti, privi di caratteristiche di resistenza e non soggetti a obblighi di prove specifiche, sono usati per quantitativi molto piccoli di materiale radioattivo. La manipolazione dei colli chiusi non comporta pericoli;
- Colli di tipo A, devono superare prove di resistenza minime;
- Colli di tipo B, devono superare prove di resistenza medie, sono usati per il trasporto di combustibile nucleare, rifiuti radioattivi, radionuclidi per radiografie industriali e altri materiali di elevata attività;
- Colli di tipo C, devono superare prove di resistenza molto severe e sono utilizzati solo per materiali fissili;
Per approfondire come sono fabbricati i contenitori per il trasporto di combustibile nucleare si rimanda al seguente link https://www.atb.group/it/group/progetti/he/2020-casks.html (spoiler: l’azienda è italiana). Per una rassegna delle tipologie di test eseguite sui contenitori di materiale radioattivo si rimanda invece al seguente video:

Etichettatura
I colli di Tipo A e B sono classificati in tre diverse categorie a seconda dell’intensità di dose sulla superficie esterna del collo. Quest’ultima deve essere riportata sottoforma di indice di trasporto (IT) sull’etichetta. L’indice di trasporto è costituito da un numero compreso tra 1 e 10 e indica l’intensità di dose a 1 metro dalla superficie del collo. La formula per il calcolo è:
IT = Intensità di dose massima a 1 m in mSv/h x 100
| Intensità di dose massima sulla superficie esterna del collomSv/h | Intensità di dose massima a 1 m dalla superficie esterna del collomSv/h | Indice di trasportoIT | Etichetta/categoria |
| < 0,0005 | – | 0 | I-BIANCA |
| 0,0005 – 0,5 | < 0,01 | 0 – 1 | II-GIALLA |
| 0,5 – 2 | 0,01 – 0,1 | 1 – 10 | III-GIALLA |

Sull’etichetta devono essere riportati anche il nome o simbolo chimico del radionuclide e la sua attività, come visibile nell’immagine sotto. I materiali di debole attività specifica o contaminati superficialmente devono essere indicati.

Documento di trasporto
Ma torniamo al DDT, cosa deve contenere? Il documento di trasporto deve riportare i soggetti coinvolti (speditore, vettore/i, destinatario), la denominazione del trasporto con una descrizione generale del materiale, la classe di pericolo “7”, la denominazione “materiale radioattivo”, il numero di identificazione UN seguito da 4 cifre.
Oltre a questo il regolamento ADR prevede la consegna al vettore (quindi anche al conducente) una scheda di sicurezza che riporti:
- La natura del pericolo rappresentato dal materiale trasportato;
- Le disposizioni da prendere e le precauzioni da adottare nel caso in cui persone vengano a contatto con il materiale trasportato;
- Le misure da adottare in caso di incendio e l’indicazione del tipo di mezzo di estinzione da impiegare;
- Le misure da adottare in caso di rottura o deterioramento degli imballaggi trasportati, in particolar modo in caso di incidente o dispersione su strada.
Per approfondire:
- “Regulations for the Safe Transport of Radioactive Material”, IAEA SSR-6, 2018
- “Radioprotezione avanzata – Radionuclidi e acceleratori di elettroni fino a 10 MeV”, CISU, 2014
- “Spedire materiale radioattivo…” F. Cioce, 2007
- “Classificazione, spedizione e trasporto su strada di materiale radioattivo” F. Cioce, Ars Edizioni, 2014


