Questo articolo risale al 2014, in occasione della crisi in Crimea, ma avremmo potuto scriverlo, identico, in questi giorni. Lo riproponiamo tale e quale.
[come produrre energia elettrica eliminando 20000 testate nucleari]
Le cronache estere delle ultime settimane, fonti di grave preoccupazione per la condizione degli abitanti dell’Ucraina, hanno riportato in auge lo spettro degli armamenti nucleari.
Ai morti reali, prezzo di aspri scontri, alle forti divisioni, frutto di politiche che qui non vogliamo descrivere né siamo in grado di giudicare in ogni loro aspetto, vediamo aggiungersi la paura che il precipitare della situazione comporti il riproporsi di contrapposizioni di forza che si pensava archiviate (forse) per sempre con la fine della cosiddetta Guerra Fredda.
Nel nostro piccolo, quasi ad esorcizzare tale pensiero terrificante, vorremmo qui ricordare quanto bene si possa trarre dall’utilizzare le fonti energetiche come veicoli di pace. E tra tutte quella nucleare, in particolare.
A dicembre 2013 è stato completato il programma noto con il nome popolare di “Megatons to Megawatts”. Alla base di tale programma vigeva il contratto…
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