Sciopero globale per il clima: vietato parlare di energia nucleare.

COMUNICATO STAMPA
Cittadini allontanati dai cortei di Fridays for Future
perché a sostegno dell’energia da fissione

Il Parlamento Europeo, nella risoluzione votata il 28 novembre 2019, e che verrà presentata alla conferenza COP25 a Madrid in questi giorni, ha dichiarato che <<l’energia nucleare può giocare un ruolo per il raggiungimento degli obiettivi climatici, poichè non emette gas serra, e può inoltre assicurare un significativo contributo per la produzione di elettricità in Europa>>[1]. Si tratta di una conferma di quanto già riportato nei più recenti documenti dell’IPCC, i cui scenari per il contenimento delle temperature prevedono un aumento significativo dell’impiego di tutte le fonti a basse emissioni di CO2, inclusa l’energia nucleare [2]. Anche l’International Energy Agency si è espressa con forza in tal senso, dichiarando che <<senza l’estensione della vita degli attuali impianti e la costruzione di nuovi reattori nucleari, raggiungere gli obiettivi chiave per l’energia sostenibile, inclusi gli obiettivi internazionali per il clima, diventerà più difficile e costoso>> [3].

La scienza e le istituzioni, insomma, parlano chiaro.

Eppure anche in questa occasione ci è giunta la segnalazione di un cittadino che, decisosi a partecipare al Quarto Sciopero Globale per il Clima con un cartello riportante la scritta “Nucleare per il Clima”, è stato circondato da un gruppo di altri manifestanti ed è diventato oggetto di ripetute violenze verbali e minacce di aggressione fisica. L’episodio è avvenuto ad Alessandria. Il cartello gli è stato strappato con forza dalle mani e sono dovute intervenire le forze dell’ordine per evitare che la situazione degenerasse. Il cittadino, alla fine, è stato suo malgrado costretto a lasciare il corteo. Episodi analoghi erano già avvenuti nel dicembre 2018 a Udine – dove un gruppo di manifestanti pacifici, dopo reiterate offese, fu invitato dagli organizzatori ad abbandonare la Marcia per il Clima in quanto persone “non gradite” – e a marzo 2019 a Milano.
Riteniamo questi episodi, benché isolati, estremamente gravi. Non si tratta, infatti, soltanto di un’intollerabile violazione del principio costituzionale della libertà di pensiero e di parola durante una manifestazione pubblica, ma anche, soprattutto, il segnale di quanto sia pericolosamente radicato il condizionamento ideologico di una parte non trascurabile del movimento ambientalista impegnato nella sensibilizzazione pubblica sul fenomeno cambiamenti climatici.
E’ certamente vero che l’energia nucleare è sempre stata storicamente invisa al movimento ambientalista mondiale. Tuttavia la comunità scientifica ha chiaramente espresso l’indispensabilità della fonte nucleare – in quanto pulita e a basse emissioni – per il raggiungimento degli obiettivi climatici. Il fatto che il movimento trascuri palesemente questo dato di fatto e reagisca in maniera scomposta davanti a chi invece, unendosi alla causa, cerca di sostenere questa realtà oggettiva, lascia aperti molti interrogativi sull’invito più volte ripetuto, da parte degli organizzatori, di <<ascoltare gli scienziati>> e di mettere in atto ogni azione per agevolare l’abbandono dei combustibili fossili.

Nel solidarizzare con tutti coloro che hanno subito tali intimidazioni, auspichiamo che gli organizzatori delle future manifestazioni garantiscano a tutti la libertà di esprimere la propria opinione, e che le istituzioni e le forze dell’ordine vigilino affinché il diritto di espressione sia effettivamente garantito.

 

Riferimenti:

[1]European Parliament resolution of 28 November 2019 on the 2019 UN Climate Change Conference in Madrid, Spain (COP 25) (2019/2712(RSP)). Ma si può fare riferimento anche a:
EUROPEAN COMMISSION, COM(2018)773, A Clean Planet for all. A European strategic long-term vision for a prosperous, modern, competitive and climate neutral economy
EUROPEAN COMMISSION, COM(2011) 885, Energy Roadmap 2050
[2]IPCC SPECIAL REPORT, Global Warming of 1.5 degrees, 2018
[3] IEA, Nuclear power in a clean energy system, 2018, Press Release

 

Per maggiori informazioni:

Violetta Toto, responsabile di Stand Up for Nuclear Milano, violetta.toto@mail.polimi.it; Lorenzo Helfer, responsabile di Stand Up for Nuclear Trento;
Pierluigi Totaro, Presidente del Comitato Nucleare e Ragione, nucleareeragione@gmail.com; 3347587585

 

 

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