Mercoledì 8 giugno 2011 si è svolta nella sala conferenze della libreria Feltrinelli di Udine la conferenza dal titolo “Nucleare chi?” organizzata dall’associazione udinese Sentiti e tenuta da Francesco Pascoli, membro del Comitato Nucleare e Ragione.
I temi affrontati hanno spaziato dalla radioattività come fenomeno fisico, scoprendo qual’è la causa dei decadimenti radioattivi, i diversi tipi di radioattività e come si misurano, alla radioattività come fenomeno naturale, presente quotidianamente nelle nostre vite tramite radiazione cosmica, radon, cibi ecc. Si è passati dunque ad analizzare alcuni aspetti medici delle radiazioni: come esse interagiscano con il nostro corpo causando danni somatici o genetici, deterministici o stocastici, dando poi un’occhiata a quali sono le principali cause di riduzione dell’aspettativa di vita, trovando ai primi posti fumo e obesità, mentre le radiazioni si collocavano in coda all’elenco. Com’era doveroso fare, è stato illustrato lo schema di funzionamento di una centrale nucleare: come produce corrente, come si alimenta una reazione di fissione e come la si rallenta. Lo sguardo si è rivolto quindi alle centrali di IV generazioni, quelle del futuro – tutt’altro che lontano – ponendo particolare attenzione ai reattori veloci autofertilizzanti raffreddati a sodio. Parlare di nucleare impone di affrontare gli annosi argomenti della sicurezza e delle scorie e così è stato fatto, discutendo di “safety” e di “security”, dei diversi tipi di scorie prodotte dalle centrali, del loro smaltimento e facendo un confronto con le fonti energetiche a carbone fossile e idrocarburi o agli scarti industriali tossici. Immancabile è stata una digressione sugli avvenimenti di Fukushima, le cause scatenanti e gli effetti.Si è parlato infine di emergia, un modo intelligente di valutare gli aspetti economici ed ambientali delle fonti energetiche. La conferenza si è chiusa con alcune riflessioni sulle tre fonti energetiche protagoniste dei dibattiti attuali: solare, nucleare ed eolico, analizzando inoltre con occhio critico la scelta energetica tedesca. La risposta del pubblico è stata molto positiva con commenti e ringraziamenti, soprattutto per aver fatto luce sui molteplici aspetti della questione nucleare, mostrando come essa non possa essere risolta con qualche battuta propagandistica sugli schermi della televisione ma vada affrontata con cognizione di causa e molto tempo a disposizione.