Il Comitato Nucleare e Ragione aderisce al Manifesto della comunicazione non ostile

La nostra associazione, fin dal suo atto fondativo, ha sempre cercato di promuovere una attività comunicativa, oltre che rigorosamente scientifica, anche impostata sul dialogo, sull’ascolto e sul confronto. 
Ne abbiamo fatto un tratto distintivo e qualificante, consapevoli di muoverci in un terreno scivoloso e sfidante: il tema dell’energia nucleare tocca infatti corde emotive particolarmente sensibili ed è sempre stato storicamente percepito come divisivo e polarizzante. Questo ha reso spesso molto difficile, in determinati contesti, proporre occasioni informative che uscissero dallo schema “favorevoli e contrari” e che riconoscessero la possibilità di un avvicinamento o persino di una integrazione costruttiva delle posizioni, piuttosto che una loro radicalizzazione. Un processo possibile solo grazie all’ascolto reciproco e all’accettazione della legittimità di punti di vista diversi.
L’ambiente dei social network, in cui l’engagement del pubblico è spesso facilitato dall’innalzamento dei toni e dall’amplificazione delle divergenze, rappresenta una sfida ancora più grande per chi come noi ritiene cruciale instaurare forme di comunicazione più dialoganti.
Con questa consapevolezza, nel corso dell’ultima assemblea i soci hanno approvato a larghissima maggioranza l’adesione al Manifesto della Comunicazione non Ostile, in particolare nella sua declinazione “Per la Scienza, e che abbiamo il piacere di condividere qui di seguito.

Il Manifesto della Comunicazione non Ostile è stato elaborato dall’Associazione Parole Ostili, con lo scopo di responsabilizzare gli utenti a scegliere con cura le parole, partendo dal presupposto che in particolare i social network, pur essendo luoghi virtuali, non sono un porto franco, ma il centro in cui si incontrano persone reali.
Noi ci impegniamo a fare la nostra parte, con coerenza e continuità. Vi invitiamo a conoscere meglio il progetto e a condividere questi valori, perché le parole – anche nel dibattito scientifico – contano.

1. Virtuale è reale.

Motivo le mie affermazioni in rete così come farei di persona. Diffondo solo risultati certi e verificati. Rispetto il mio pubblico, e calibro le spiegazioni per farmi capire.

2. Si è ciò che si comunica

Etica e metodo scientifico mi guidano nel comunicare. Parlo solo di quello che ho studiato e meditato. Divulgando non mostro me stesso, ma la bellezza della scienza

3. Le parole danno forma al pensiero

Scelgo parole ed esempi che possano trasmettere concetti complicati in modo limpido. Valorizzo razionalità e pensiero critico, ma considero anche il lato umano.

4. Prima di parlare bisogna ascoltare

La scienza progredisce grazie al confronto rispettoso, aperto a critiche oneste, costruttivo. Dico sì all’argomentare autorevole, no a quello autoritario o dogmatico.

5. Le parole sono un ponte

Comunico in modo amichevole, evitando sia la banalizzazione, sia i tecnicismi inutili. La scienza parla un linguaggio di pace, che accoglie, avvicina, include, fa crescere.

6. Le parole hanno conseguenze

So che il mio parere influenza chi mi ascolta, e parlo in modo chiaro, responsabile e veritiero. Evito di creare illusioni, do spazio all’empatia. Se posso, alla speranza.

7. Condividere è una responsabilità

La verifica dei fatti è cruciale: esamino fonti, teorie e dati prima di diffonderli. So che condividere i metodi e i risultati ottenuti è un diritto e un dovere verso la comunità.

8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare

La scienza progredisce anche riconoscendo e correggendo i propri errori: perciò il cuore della scienza è il dibattito fatto di apertura mentale, rispetto, interdisciplinarità.

9. Gli insulti non sono argomenti

Non ricorro mai agli insulti e all’aggressività, che impedisce il produttivo confronto fra idee, mortifica la scienza e può arrivare a screditare anche una tesi in sé giusta.

10. Anche il silenzio comunica

Se non sono competente di un tema non ne parlo. Se c’è incertezza o discordanza su una questione, dico “non so”. Se il rischio è ingigantire polemiche sterili, taccio.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.