Rifiuti radioattivi: il racconto del convegno a Genova assieme a Liberi Oltre

di Andrea De Felici

Disponibili, in calce all’articolo, i contributi dei quattro relatori

Venerdì 14 marzo a Genova, si è svolto un interessante convegno sulla questione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, promosso insieme alll’Associazione Liberi Oltre le Illusioni.

I lavori sono stati aperti dal nostro socio Alessandro Sardo, che in qualità di esperto di decommissioning, ha introdotto i concetti base per la piena comprensione del fenomeno radioattività, come il tempo di decadimento, gli effetti delle radiazioni sul corpo umano, i valori del fondo di radioattività naturale e le tipologie di rifiuti radioattivi esistenti, con particolare riferimento alla situazione italiana e all’impietoso confronto dimensionale con gli altri rifiuti prodotti dal resto delle attività umane, evidenziando come i rifiuti radioattivi siano relativamente pochi, facilmente tracciabili e di pericolosità decrescente nel tempo.

Il successivo intervento del dott. Fabrizio Colella (medico del lavoro e cultore della materia radioprotezione all’Università di Pisa) si è focalizzato sugli importanti e spesso mal compresi concetti di rischio, pericolo e rischio percepito, in particolare quando si parla di stoccaggio di materiali radioattivi. Molto interessanti sono stati gli approfondimenti sulla radioprotezione e sull’esposizione umana alla radioattività, evidenziando anche l’utilità e gli impieghi di materiali radioattivi nella medicina, nella sterilizzazione dei cibi, nell’industria, illustrando anche un importante rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (2015) sull’analisi dello stato di salute della popolazione residente nei Comuni già sedi di impianti nucleari, che evidenzia come in questi luoghi non ci si ammali più che altrove.

Il messaggio importante che emerge è che in qualsiasi tecnologia umana, il “rischio zero” non esiste e l’ovvio beneficio che ne deriva in qualsiasi applicazione (sanitaria, industriale, ricerca) della tecnologia nucleare compensa l’accettabilità del rischio, il quale è tenuto sotto controllo dalle ferree regole scientificamente validate a carattere internazionale, dettate dalla Radioprotezione.

A questo punto del convegno la parola è passata all’Ing. Luigi Perri (già presidente di SOGIN), che ha trattato in maniera approfondita tutte le questioni strettamente riguardanti il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, a partire dall’attuale collocazione degli stessi, alla legislazione nazionale ed internazionale che li norma e al ruolo di SOGIN, fino ad elencare le caratteristiche tecniche del deposito stesso in termini di ricettività e dimensioni, sottolineando anche l’importanza del parco tecnologico annesso.

E’ stata inoltre illustrata la cronologia dell’iter di approvazione ed i criteri di esclusione adottati per i siti, con le attività che hanno portato alla definizione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) e quindi della Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) e relativo cronoprogramma per le azioni future. L’intervento si è concluso con un efficace filmato di SOGIN in cui si illustrano le caratteristiche del deposito in termini di barriere ingegneristiche di protezione e modalità di stoccaggio.

La parte conclusiva del convegno è stata affidata al Prof. Guglielmo Lomonaco (docente di Impianti Nucleari all’Università di Genova), che ha fatto un ampio escursus sulla situazione internazionale dei depositi di bassa, media ed alta attività (depositi geologici), confrontando anche le strategie adottate dei vari paesi (Francia, Spagna, Svezia, USA e soprattutto Finlandia) nei confronti dei rifiuti nucleari  in termini di stoccaggio e smaltimento, dimostrando ampiamente come varie soluzioni al problema (specialmente per i rifiuti a bassa e media attività) siano già perfettamente operative, sicure e facilmente riproducibili anche in Italia, perlomeno dal punto di vista tecnico, ma anche sociale, con l’aiuto di un’adeguata comunicazione. Infine l’intervento si è concluso con una rapida ma significativa digressione sui cicli avanzati del combustibile nucleare miranti a minimizzare la pericolosità a lungo termine delle scorie ad alta attività e ad ottimizzare lo sfruttamento delle risorse minerali (uranio e torio) estratte da miniera.

Al termine delle presentazioni c’è stata una viva partecipazione da parte di un folto pubblico (aula da 100 posti quasi piena), con una serie di interessanti domande poste ai relatori, efficacemente moderata dall’economista Carlo Stagnaro e da Costantino De Blasi (presidente dell’associazione Liberi Oltre le Illusioni).

Anche l’emittente TV locale Telenord ha dato risalto al convegno, riportando sul suo sito alcune interviste ai relatori. L’incontro, durato oltre 2 ore, è stato certamente un successo in termini di partecipazione e di efficacia comunicativa.


Ecco i contributi dei quattro relatori:

Alessandro Sardo
Fabrizio Colella
Luigi Perri
Guglielmo Lomonaco

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.