Di Eleonora Agus Poletti
Nel sud della Francia, a Cadarache, gli scienziati di 35 nazioni stanno collaborando al progetto ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) per creare quello che é attualmente il piú grande tokamak al mondo. Si tratta di un esperimento internazionale che ha l’obiettivo di dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica dell’utilizzo della fusione nucleare a confinamento magnetico per la produzione pacifica di energia.
La nostra socia Eleonora Agus Poletti si trova attualmente a lavorare a ITER e con il suo aiuto abbiamo organizzato a inizio novembre una visita riservata agli iscritti del Comitato Nucleare e Ragione. Oggi vi raccontiamo questa splendida esperienza e vi portiamo dietro le quinte del progetto.
La giornata è iniziata con il benvenuto del Direttore Generale Pietro Barabaschi, che si è intrattenuto con noi, mostrandosi molto interessato alla nostra associazione e all’impegno che da anni portiamo avanti nella divulgazione e nella promozione della cultura scientifica in ambito energetico.

Il pranzo è stato un’occasione per conoscere alcuni membri italiani dello staff e per approfondire con loro, in un contesto informale, i dettagli del progetto e la loro esperienza umana e professionale in questo esperimento.
La visita vera e propria è iniziata presso il Visitor Centre, con un’introduzione da parte di Eleonora Agus sulla fusione nucleare, sulle caratteristiche generali dell’esperimento ITER e le sfide che si stanno affrontando.
Le slide della presentazione sono disponibili a questo link.
Qui di seguito, invece, un video introduttivo sul nostro canale Youtube, sempre realizzato da Eleonora:


Il tour è proseguito con la visita agli assembly hall, che al momento rappresentano il cuore pulsante dell’esperimento: qui i componenti fondamentali della macchina, come i magneti toroidali, il thermal shield e i settori del vacuum vessel vengono testati, controllati e assemblati per essere poi trasportati nel pit, il pozzo dove allogerá il tokamak una volta interamente assemblato.
Abbiamo avuto la possiblità di conoscere il processo di assemblaggio e di affacciarci sul pit, attualmente senza settori, e venire a conoscenza delle grandi sfide ingegneristiche che il progetto comporta. Trovarsi davanti a un’opera talmente grande e complessa e ascoltare dagli addetti ai lavori il livello di precisione necessario per costruire e mettere insieme i diversi componenti, é stato davvero di grande impatto emotivo. Se non si ha l’occasione di ammirare l’impianto con i propri occhi, non è facile apprezzare l’incredibile sforzo ingegneristico che si cela dietro ogni dettaglio, e per questo motivo la visita é stata un vero privilegio per i partecipanti.




Ci siamo infine sposati al Magnetic Test Facility dove abbiamo assistito in diretta a un test di campo magnetico, in cui abbiamo potuto osservare l’intensità dei valori di campo impiegati per testare i materiali che verranno poi introdotti nel tokamak.

É stata davvero una bellissima esperienza! Non capita tutti i giorni di poter entrare cosí nel vivo di un esperimento internazionale e di poter ascoltare l’esperienza delle persone che ci lavorano e che con tanta passione e gentilezza ci hanno accompagnato per tutta la giornata, rispondendo alle tante nostre domande e curiosità. E’ stata un’accoglienza davvero inaspettata e gradita.
Per questo ringraziamo in particolare Eleonora, che ha promosso e organizzato l’evento, e tutto il personale conosciuto nel corso della giornata, in particolare Fabio, Francesco, Jack, Marco, Marco e Valentina.
La serietá con cui il progetto viene portato avanti e l’impegno nel raccontare la portata epocale di questa sfida tecnologica sono il messaggio di fiducia che ci portiamo a casa e che desideriamo condividere con i nostri lettori.
Continuate a seguirci per ulteriori aggiornamenti sul progetto ITER!


Brava Eleonora Agus Poletti. E’ bello vedere nostri giovani appassionati coinvolti in progetti importanti per il nostro futuro. Mi è piaciuto il tuo articolo e ti ringrazio per aver trovato il tempo per scriverlo.