Acque termali e radiazioni

di Elena Arigliani

Quando si ha voglia di una giornata di relax, tra i primi luoghi che vengono in mente ci sono le terme con le loro acque dai poteri benefici che riescono a curare il corpo e rinfrancare lo spirito. Ma cosa hanno di particolare le acque che sgorgano da alcune delle più famose sorgenti termali? La risposta potrà sembrare inaspettata e andare contro ciò che il buonsenso suggerisce: le radiazioni.

Partiamo con un esempio: Le terme di Merano. Consultando il sito web della famosa località si trova la seguente affermazione: “Il granito caratterizza il Monte San Virgilio e arricchisce di radon, fluoro e metalli rari l’acqua piovana che si deposita all’interno della roccia”. Il primo elemento che viene citato è il radon, di cosa si tratta? Il radon è un gas nobile scoperto durante i primi studi sulla radioattività all’inizio del XX secolo e fa parte della catena di decadimento dell’uranio 238 (radioisotopo che fa parte del combustibile di alcuni tipi di reattori nucleari). È inodore, incolore ed insapore e poco attivo chimicamente per cui non si deposita nei polmoni né viene assorbito dai tessuti biologici. Le sostanze più pericolose per la salute dell’uomo sono i suoi “figli”, atomi a loro volta radioattivi ma non più gassosi. Questi si attaccano al pulviscolo atmosferico e vengono inalati con la respirazione. Da qui questi atomi si ritrovano nei polmoni e le radiazioni che emettono colpiscono le cellule e possono danneggiarle, portando alla formazione di un tumore.

La correlazione tumore ai polmoni-radon fu individuata per la prima volta negli anni 50, sebbene già nel 1500 Paracelso notò l’alta mortalità causata da problemi polmonari tra i lavoratori delle miniere di Schneeberg. Infatti, il radon, come nel Monte San Virgilio, si trova prevalentemente nelle rocce e quindi nel suolo tanto che i lavoratori delle miniere sono considerati come una categoria esposta a radiazioni e devono costantemente monitorare i livelli delle radiazioni con appositi rilevatori.

Soltanto nel 1993 l’ICRP (la Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica) ha promulgato specifiche raccomandazioni sul rischio per la salute e sulla protezione da radon negli ambienti di vita e di lavoro.

Nonostante ciò al radon vengono attribuite numerose proprietà benefiche. I balneologhi attribuiscono al gas nobile, somministrato in piccole dosi, proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche. Sostengono che prove scientifiche dimostrano come i raggi alfa migliorino la capacità delle cellule di riparare i danni genetici e che il radon, con i suoi prodotti di decadimento, possa aumentare la produzione di ormoni portando ad una scarica di endorfine con conseguente effetto antidolorifico. Il radon inoltre, svolgerebbe un’azione positiva sul sistema immunitario e aumenterebbe la produzione dei catturatori dei radicali liberi.

La convinzione che il radon fosse una medicina si diffuse tra il 1920 ed il 1930. In questo periodo fu realizzato dal Bailey Radium Laboratory nel New Jersey il “Radithor”, un preparato che consisteva di acqua distillata a cui veniva aggiunta una piccola quantità di Radio (da cui discende il radon).

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Questo medicinale veniva somministrato in forma di pasticche, pozioni e creme e tra i suoi consumatori vi furono il sindaco di New York James Walker ed il golfista ed imprenditore statunitense Eben Mayers. A quest’ultimo il medico suggerì il radithor dopo una caduta che gli portò un dolore insistente al braccio. Era il 1927 e da quel momento Byers cominciò a bere tre bottigliette al giorno di acqua arricchita di radio. Morì nel 1932 all’età di 51 anni, dopo due anni di sofferenze. Questo episodio contribuì al ritiro del Radithor dal commercio.

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Prima degli anni 2000 anche la pubblicità delle terme di Merano era molto diversa. Si trovava infatti la seguente didascalia:

Qualità terapeutiche dell’acqua al radon:

  • Azione sedativa ed analgesica sia sul sistema nervoso centrale sia su quello periferico, particolarmente indicata quindi nell’osteoartrosi e molte patologie dell’apparato osteo-artro-muscolare. La terapia viene effettuata mediante bagno in vasca singola della durata di 15-20 minuti per un ciclo di 6-12 sedute alla temperatura di 35-37°C.
  • Azione vasodilatatrice periferica ed ipotensiva, particolarmente indicata per le donne che soffrono di flebopatia cronica (varici, capillari ectasici ecc.) La terapia viene effettuata mediante bagno in vasca singola della durata di 15-20 minuti per un ciclo di 6-12 sedute.
  • Azione sulle vie respiratorie perché rafforza soprattutto la difesa aspecifica della mucosa respiratoria (fortifica le capacità di difesa delle vie respiratorie). La terapia viene effettuata mediante inalazioni (aerosol e getto di vapore) 2 sedute per volta per un ciclo di 6-12 giorni.
  • Miglioramento in caso di allergie, poiché l’acqua contenente radon ha un effetto leggermente desensibilizzante nei confronti di alcuni antigeni. Queste terapie sono effettuabili solo dopo visita medica di ammissione del direttore sanitario delle Terme Merano.”

Ma le terme di Merano non sono le uniche. Sul sito di Lurisia nella descrizione si trova ancora adesso l’esaltazione di un’acqua “radioemanante, analgesica, antinfiammatoria e depurativa”.

La domanda che a questo punto sorge spontanea è: “se vado alle terme, rischio di avere un tumore ai polmoni?” La risposta è no.

La concentrazione di Radon in acqua si misura in Bq/l (Bequerel su litro) e la raccomandazione della commissione Euratom (Comunità europea dell’energia atomica) del 20 dicembre 2001 sulla tutela della popolazione contro l’esposizione al radon nell’acqua potabile riporta, per le concentrazioni di radon, un limite di 1000 Bq/l. Il radon presente nell’acqua di Monte San Virgilio è di 481 Bq/l, molto al di sotto del limite.

Le terme di Lurisia presentano invece un’elevata radioattività naturale che aveva attirato anche la curiosità di Marie Curie che andò in visita nel 1918. Nella grotta sono presenti le sorgenti Santa Barbara e Garbarino; esternamente alla grotta sgorga la sorgente Santa Barbara Zucco Alto. L’ARPA Piemonte alla fine del ‘900 aveva effettuato delle analisi sulla quantità di radon disciolto in acqua, constatando che la sorgente Garbarino conteneva concentrazioni fino a 25000 Bq/l, mentre la sorgente Santa Barbara conteneva concentrazioni pari a 1000 Bq/l. Per questo motivo la gestione delle terme (aperte dagli anni ’40 del Novecento) ha messo in atto un sistema di degassamento e di miscelazione prima dell’utilizzo. Questo ha portato i valori di concentrazione di radon sotto i 500 Bq/l e nell’acqua venduta sotto i 100 Bq/l. In questo modo è scongiurato qualsiasi danno alla salute.

Una considerazione che resta da fare è che tutti noi quotidianamente siamo esposti a radiazioni (le banane sono radioattive, lo sapevate?) e ci sono zone sulla Terra con rocce così ricche di isotopi radioattivi che la popolazione potrebbe sembrare a rischio di mutazioni genetiche ma l’osservazione ci mostra come tutte queste persone vivono bene e a lungo e dopo una giornata alle terme chiunque si sente rinvigorito.

Paracelso affermava: «Tutto è veleno: nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto.»

È possibile dire allo stesso modo che piccole dosi di radiazioni hanno un effetto benefico sull’uomo? Scienziati continuano a interrogarsi su questi ed altri quesiti e probabilmente in futuro avremo una risposta. Nel frattempo, se vi sentite stanchi le terme rimangono un ottimo modo per fuggire dalla frenesia quotidiana.

Note:

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