Prospettive energetiche nucleari: gli studenti raccontano.

Martedì 6 Giugno 2025 presso il bar ”L’officina bici e caffè” a San Donato Milanese si è svolto un evento promosso dalla lista civica locale “Sandolab”.
Tale evento ha visto la partecipazione di nostri tre soci, tutti studenti di Ingegneria Nucleare al Politecnico di Milano, che hanno presentato il loro campo di studi e le loro visioni circa il futuro dell’energia nucleare in Italia.

Alessandro di Seyssel ha raccontato come funziona una centrale nucleare, partendo da un excursus storico per poi distinguere tra le generazioni, trattando infine degli sviluppi delle nuove tecnologie e delle prospettive della fusione.
Vittorio Nichetti ha spiegato come queste tecnologie siano imprescindibili per arrivare ad un mix energetico decarbonizzato in sinergia con le rinnovabili, e di come i vantaggi dell’energia atomica (grande densità energetica ed alto capacity factor) la rendano un’alternativa vincente ai combustibili fossili.
Tommaso Marcuzzo ha infine sviscerato i falsi miti del nucleare, dalla pericolosità alle scorie, concludendo con una riflessione su quali possano essere gli step per l’introduzione di questa fonte nel nostro paese. Interessanti discussioni si sono poi sviluppate a partire dagli interventi del pubblico sul know how italiano, sulla situazione mondiale e sull’affiancamento di politiche di efficientamento ed elettrificazione a strategie di decarbonizzazione della produzione di energia elettrica.


Nel corso della serata si è parlato anche di Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, dell’indipendenza energetica italiana e delle ex centrali italiane. A riguardo, essendo San Donato storicamente legata a ENI e alla figura di Mattei, è stato presentato un articolo del 1963 su “Il gatto selvatico”, storica rivista aziendale ENI, che tratta dell’inaugurazione dell’impianto di Latina, costruito da AGIP Nucleare ed inaugurato appunto nel 1963. Tale articolo è reperibile sull’archivio storico ENI a questo link.

Si ringraziano gli organizzatori, il locale ed i relatori, fiduciosi che la divulgazione e le nuove prospettive siano la chiave per un futuro atomico!

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